“guardare la musica, ascoltare la danza”

Monica Sava, ideatrice del Metodo Sava e Sandro Cuccuini, pianista accompagnatoree e compositore. “Creazione” di nuovi brani musicali per il balletto, atti a migliorare tutti quegli aspetti della danza che sono strettamente legati all’interpretazione della musica, rispettando l’età ed il livello di studio, e a favorire lo sviluppo tecnico, fisico ed artistico dell’allievo.

Le musiche sono composte per il Metodo Sava, per allievi dai principianti all’avanzato e sono utilizzabili in qualunque contesto metodologico.

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Il Metodo Sava fornisce agli insegnanti, non solo un bagaglio di conoscenza completo per chi è in fase di formazione, ma la fusione delle due tecniche, Vaganova e Balanchine

può favorire un buon sviluppo tecnico espressivo, a partire dai 6 anni di età con un approccio tale da indurre l’allievo a danzare immediatamente mentre studia con sviluppo anatomico immediato e con una dialettica particolarmente efficace da indurre il bambino a lavorare bene e con piacere, facendo il corretto movimento in maniera inconscia dove normalmente quelle parti articolari e muscolari sono difficili da applicare.

CURRICULUMIL METODO

Il Metodo

Lo studio della tecnica Vaganova ci ha dato modo di apprezzare i risultati ottenuti grazie al lavoro minuzioso dei singoli elementi tecnici sui passi della tradizione accademica, elaborando un sistema di esercizi caratterizzato da un crescendo di difficoltà tecnica e di complessità compositiva graduata in otto anni di studio e organizzato in modo da assicurare uno studio privo di rischi per gli allievi, in relazione all’età e al livello di sviluppo psico-fisico.

Quando il Maestro George Balanchine creò lo stile Balanchine, detto anche ”neo classico”, lo fece appositamente per la School of American Ballet e per il New York City Ballet allo scopo di formare danzatori con particolari qualità (musicalità, velocità, dinamica e purezza di linee) necessarie ad interpretare i suoi balletti, rivolgendosi esclusivamente al danzatore professionista o comunque di livello avanzato.

Nelle mie varie esperienze professionali, sia di studio che di palcoscenico, ho avuto modo di analizzare passi e posizioni, tecniche e stili, sia a me congeniali o particolarmente difficoltosi.

Nell’ intraprendere la via dell’insegnamento, ho iniziato a considerare con particolare attenzione la tipologia delle strutture fisiche, confrontandole con le difficoltà esecutive, in rapporto al miglioramento della struttura anatomica dell’allievo nella sua fase di crescita.

Di qui l’idea che, dalla fusione delle due tecniche: Vaganova e Balanchine, si sarebbe potuto ottenere una metodologia didattica innovativa e pienamente rispondente non solo a risolvere le suddette problematiche ma anche a sviluppare nell’allievo le migliori qualità tecniche ed artistiche.

Ho così creato un mio metodo per portare gli allievi al raggiungimento dei massimi risultati in armonia con la loro personalità psico-fisica.

Non intendo assegnare rigidi piani di costruzione della lezione, ma voglio invece tracciare una solida linea didattica che ogni insegnante, con la sua esperienza e sensibilità, elaborerà nel corso della sua lezione.

Credo che con questo metodo ogni insegnante potrà giungere ad un lavoro eccellente focalizzando il giusto intervento didattico in ogni situazione e livello di studio.